FEMMINICIDIO

giovedì 7 aprile 2011

Il corpo del reato. Convegno

Convegno di studi: Il Corpo del Reato
in memoria di Grazia Gioviale




(Comunicato stampa del Comune di Potenza)
Si svolgerà sabato prossimo 9 aprile con inizio alle ore 9.00 presso il Teatro Stabile di Potenza il convegno di studi: Il corpo del Reato, promosso dall’Amministrazione Comunale del capoluogo.

L’iniziativa intende riprendere e sviluppare la riflessione sul tema della violenza sulle donne avviata con il convegno Mia Per Sempre tenutosi a Potenza nell’Ottobre del 2009. Gli atti del convegno, in fase di pubblicazione e curati dalla responsabile scientifica, la dott.ssa Graziella Salvatore, offrono, da prospettive disciplinari diverse, chiavi di lettura di un fenomeno drammatico – quello del femminicidio – che sta richiamando l’attenzione degli studiosi e delle istituzioni.

In quell’occasione l’Amministrazione comunale di Potenza accolse la sollecitazione, a sollevare interrogativi scomodi sulla cultura e sui modelli – simbolici e linguistici – dominanti, partendo da un doloroso fatto di cronaca: l’uccisione per mano di un uomo di Grazia Gioviale, studentessa di soli 18 anni di Potenza.

Bucchi vignettista di Repubblica dal 1976, uno dei più intelligenti disegnatori satirici italiani, ha generosamente partecipato all’inaugurazione della manifestazione, firmando tutte le vignette acquistate. Si tratta di un’iniziativa unica a livello nazionale che dimostra come le istituzioni possono rispondere con intelligenza ai problemi posti dalle difficoltà di bilancio.

“Il Corpo del Reato, questo il tema del convegno di sabato prossimo, -dice il Sindaco Vito Santarsiero- sposta il focus della riflessione su una dimensione d’analisi che, da tempo oggetto di studi multidisciplinari, trova nel contesto odierno una straordinaria occasione di approfondimento e aggiornamento delle categorie analitiche.

Il corpo del reato è la donna. Mai come oggi, il corpo viene celebrato, contemplato, glorificato, lavorato, ornamentato e, apparentemente, liberato da tutti quei tabù morali che impedivano, fino a qualche decennio fa, di disporne per sé.

La televisione, i giornali di gossip mostrano una moltitudine di ragazze e ragazzi di grande bellezza momentanea e intercambiabile: è come se il mondo fosse popolato solo dalla giovinezza e dalla bellezza, mentre chi guarda ne è escluso, costretto in una foresta dimenticata e aliena, ancorata alla bruttezza e alla malattia, all' invecchiamento e alla morte.”

Abbiamo bisogno di una svolta culturale per superare un modello di società che troppo spesso tollera e giustifica una condizione subalterna delle donne.

Accanto alla nostra azione amministrativa, classica, ordinaria, quella che più facilmente si percepisce, quella che ci porta a realizzare infrastrutture, ci porta a realizzare le piazze, le strade, a sviluppare la nostra azione quotidiana, - aggiunge Santarsiero- c’è un pezzo di azione amministrativa determinante per far crescere la comunità, quella di sensibilizzare le coscienze rispetto ai grandi drammi del mondo moderno, responsabilizzare le coscienze rispetto a temi come quello della discriminazione di genere. Un tema che va affrontato apertamente, parlandone in maniera forte, chiara e significativa, ma soprattutto coinvolgendo le scuole della città attraverso presidi e docenti che siamo certi non faranno mancare la presenza loro e degli studenti.”

(Loredana Costanza)



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